Attenzione, vi è un nuovo farmaco che tutti vogliono perché potrebbe favorire la perdita di peso. Ecco di quale si tratta.
Un farmaco utilizzato per il trattamento del diabete potrebbe aiutare a perdere peso. Ma di quale si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
A partire dal pane, passando per la pasta, fino ad arrivare ai dolci, sono tante le pietanze in grado di deliziare i palati sia di adulti che bambini. Tanti, d’altronde, sono gli alimenti disponibili sugli scaffali dei supermercati, grazie ai cui imbandire le nostre tavole.
Allo stesso modo sono vari i medicinali presenti nei vari esercizi commerciali e farmacie in grado di attirare la nostra attenzione e che si rivelano essere spesso utili per il nostro benessere. Ma cosa pensereste se vi dicessimo che un farmaco utilizzato per il trattamento del diabete potrebbe favorire la perdita di peso? Ebbene, entriamo nei dettagli per scoprire di quale si tratta e le informazioni disponibili in merito.
Sviluppato dall’azienda farmaceutica Eli Lilly e commercializzato con il nome di Mounjaro, in base ad alcuni recenti studi sembra che la tirzepatide potrebbe aiutare a perdere peso. Entrando nei dettagli è stata effettuata un’indagine grazie alla quale è emerso che le persone trattate con tirzepatide avevano perso mediamente tra l’8,5% e il 13% del peso corporeo. Un dato più alto rispetto al 7% registrato nei soggetti trattati con semaglutide.
Anche altri studi hanno evidenziato come la somministrazione settimanale di tirzepatide abbia comportato nei soggetti in sovrappeso una perdita media di peso pari al 20%. Acquistabile solo previa prescrizione medica, l’utilizzo della tirzepatide non è stato al momento autorizzato come forma di trattamento per la perdita di peso. Non si esclude comunque la possibilità che questo possa avvenire in futuro. Il tutto, ovviamente, sempre previa prescrizione. In attesa di scoprire cosa avverrà in futuro, si consiglia comunque di non esagerare nell’assunzione di farmaci dimagranti e rivolgersi ad un esperto del settore in grado di fornire validi consigli in merito.
(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi).
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