C’è una voce che spesso ci si dimentica di inserire nel 730, perdendo così il diritto di accedere a una lunga serie di detrazioni.
Ogni anno, come sappiamo, occorre fare il 730 ma non tutti sanno come calcolare le spese al meglio. Spesso si ignorano alcune parti che invece potrebbero garantire importanti detrazioni. Le percentuali delle spese detraibili dall’IRPEF sono variabili, ricadono sotto diverse voci e soprattutto devono rientrare in specifici limiti determinati a seconda dei casi e delle soglie di reddito.
Ci sono dei casi in cui conoscere un po’ più a fondo la questione si rivela fondamentale. Soprattutto se ci si ritrova in particolari situazioni che garantirebbero trattamenti specifici e detrazioni notevoli da non farsi scappare. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Le detrazioni per chi si ritrova in queste situazioni
La legge prevede la possibilità di detrarre dall’IRPEF le spese sostenute per la cura di disabili e malati. A patto che si venga riconosciuti come caregiver degli stessi. Una delle voci di spesa più gravose per coloro che assistono stabilmente malati e disabili è costituita dalle spese sanitarie. Oltre a tali spese si possono detrarre anche le spese relative alle prestazioni di un medico generico, per assicurare assistenza infermieristica alla persona malata o quella di un operatore tecnico assistenziale. Al totale delle spese sostenute per queste voci si deve sottrarre la somma di 129,11 Euro. Potete detrarre il 19% della somma restante.
Le persone con un reddito inferiore a 4.000 Euro possono detrarre il 19% delle spese sostenute per il pagamento di colf e badanti, fino a un massimo di 2.100 Euro. Si possono detrarre al 19% anche le spese per l’acquisto di un’auto adatta al trasporto disabili, ma stavolta si deve calcolare la percentuale su una spesa massima di 18.075,99 Euro.
Ne deriva che si può usufruire di una detrazione massima di 3.434 Euro e poco più. Inoltre si può usufruire di questa detrazione una sola volta ogni 4 anni. Questi si calcolano a partire dal momento dell’acquisto della vettura precedente. Va specificato che questa detrazione si applica sia alle auto appositamente modificate per il trasporto disabili, sia alle auto non modificate ma destinate al trasporto regolare del disabile. Si può richiedere la detrazione anche per l’acquisto di una macchina acquistata in precedenza ma che poi, a causa di una sopravvenuta disabilità, si è dovuta destinare principalmente al trasporto disabili.
Non ci sono limiti di spesa sostenuta, invece, per la detrazione delle spese per abbattere barriere architettoniche nell’abitazione o sul luogo di lavoro del disabile. In questo caso si può detrarre dall’IRPEF il 75% della spesa sostenuta.
Alcuni disabili, come i ciechi e gli ipovedenti, necessitano di un cane guida addestrato che può essere molto costoso. Si può detrarre al 19% anche la spesa per l’acquisto di un cane guida. Si può godere anche della detrazione forfettaria di 1.000 Euro per le spese di mantenimento dell’animale. Esattamente come accade per le auto, la detrazione per l’acquisto del cane guida viene assicurata una volta ogni 4 anni, a meno che l’animale non muoia.