Non c’è pace per gli ex percettori del Reddito di cittadinanza. Una nuova batosta arriva direttamente dal web.
Sono settimane, queste, molto particolari per tutti coloro che fino a pochi giorni fa hanno ricevuto mensilmente dallo Stato il sussidio che rispondeva al nome di Reddito di cittadinanza. In attesa di capire quale misura potrà sostituire al meglio quella precedente, si apre una nuova polemica.
Attraverso la piattaforma Sissl, lanciata dal Governo Meloni, è infatti possibile cercare offerte di lavoro tra coloro che saranno i nuovi destinatari della misura tutta nuova che va a sostituire il Reddito di cittadinanza. Gli ex percettori dovranno accettare la prima offerta ricevuta, pena la sospensione della stessa misura.
Un elemento però, tormenta non poco, milioni di cittadini interessati alla vicenda. Quasi tutte le offerte presenti sul portale non riportano alcuna indicazione circa la tipologia di contratto e soprattutto l’entità della retribuzione offerta. Un dettaglio, di certo non da poco conto.
La piattaforma in questione è stata lanciata lo scorso 1 settembre dallo stesso Ministero del Lavoro in collaborazione con Insa. Il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (Siisl), si occuperà di trovare lavoro a tutti i soggetti definiti occupabili, “orfani”, del vecchio Reddito di cittadinanza.
Al momento le offerte presenti sulla piattaforma sono circa 21mila. Secondo quelle che sono le testimonianze di numerosi giornalisti e anche di qualche diretto interessato, le stesse offerte, o almeno la maggior parte di esse non prevedono alcuna informazione circa tipologia di contratto e soprattutto retribuzione mensile.
Numerose sono le criticità riportate andando a leggere quelle che sono le stesse offerte di lavoro presenti in piattaforma. In moltissimi casi, la parte legata alla durata del contratto e stipendio è trattatala in modo assolutamente superficiale, facendo spesso riferimento in modo del tutto poco chiaro anche a specifici contratti nazionali.
Quando invece le notizie sembrano chiare ci si accorge che esistono offerte per 14 ore di lavoro al giorno per una retribuzione da circa 1300 euro lordi. Qualcosa, insomma sembra non funzionare in merito alla stessa iniziativa del ministero preposto. Il Governo dal canto suo prova in tutti i modi a rendere più che mai efficace una misura che al momento appare poco chiara a molti.
Superato il Reddito di cittadinanza, gli italiani coinvolti nella precedente misura aspettano di conoscere il proprio destino. Quello che succederà, al momento, sembra essere davvero poco chiaro. Il vecchio sussidio sarà solo un ricordo, in attesa di conoscere, al meglio, ciò che potrebbe arrivare dopo.
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