Tutte le generazioni nate nel passato hanno visto un qualcosa che non ritornerà mai più, e che i giovani di oggi non capiranno mai.
Uno dei decenni più famosi e più ricordati dagli adulti è quello degli anni ’80, sopratutto perché in quegli anni cominciò la vita moderna: apparecchi tecnologici sfornati a grande quantità mensilmente, trasmissioni televisive di altissimo livello su vari canali, brani musicali meravigliosi entrati nella storia, nascita di una nuova moda rivoluzionaria e film d’azione mai visti prima. Quindi, per tantissime persone gli anni ’80 rappresentano l’espansione tecnologica, la prima vera rivoluzione nel mondo musicale, televisivo, cinematografico e nella moda.
Infatti, in quel decennio cadde il muro di Berlino, gli Stati Uniti conquistarono l’orbita terrestre con i famosi Space Shuttle, il mondo intero conobbe il grandissimo talento di Michael Jackson e di Freddie Mercury, la Nazionale Italiana vinse il Mondiale, il cinema fu invaso dai primi effetti speciali ecc.
Ciò che i giovani di oggi non vedranno mai
Negli anni ’80 ci fu una vera e propria esplosione di apparecchi tecnologici: telecamere, macchine fotografiche, primi cellulari, videoregistratori, personal computer, walkman, videocassette, floppy disk ecc. Ad ogni modo, lo strumento che ha caratterizzato maggiormente quel decennio è senza dubbio la musicassetta, o in alternativa l’audiocassetta. Quest’ultimo ha fatto impazzire tantissimi bambini e ragazzi, poiché il nastro contenuto all’interno aveva l’abitudine di attorcigliarsi non adeguatamente e di fuoriuscire. Infatti, alcuni utilizzavano una penna per attorcigliarlo nuovamente e ripristinarlo.
Inoltre, dopo aver ascoltato gli stessi brani musicali un centinaio di volte la qualità del nastro cominciava a deteriorarsi, perciò il quel caso la musicassetta doveva essere gettata. In altre parole, oggi i ragazzi sono abituati ad ascoltare la musica in modo digitale: i brani vengono scaricati digitalmente e salvati sul proprio smartphone. Negli anni ’80, invece, bisognava prima di tutto acquistare una musicassetta di plastica, la quale conteneva un nastro magnetico su cui venivano “salvati” i brani musicali. Dopodiché, la famosa musicassetta veniva inserita all’interno di un walkman o di un riproduttore di cassette per ascoltare le canzoni.
E non solo: dopo 5-6 canzoni (al massimo una decina) l’apparecchio si fermava, poiché la musicassetta doveva essere girata dall’altra parte. Chiaramente, in quegli anni queste tecnologie facevano letteralmente impazzire tutti, oggi invece gli apparecchi degli anni ’80 vengono ricordati con molta nostalgia. Pertanto, i ragazzi nati dal 2000 in poi, soprattutto dal 2015, non assaporeranno mai le emozioni e le ansie che trasmettevano le antiche tecnologie di 30-40 anni fa. Tuttavia, la medesima sensazione la proveranno anche loro quando racconteranno gli anni 2000 ai loro nipoti.