Per quale motivo sono sempre di più i pensionati italiani che scelgono di trasferirsi in Tunisia? Scopriamolo insieme.
Non è così raro credere che dopo la pensione in molti scelgano di trasferirsi all’estero, soprattutto in Tunisia. Si tratta di una delle medie preferite proprio perché è molto più conveniente a differenza dell’Italia.
Potrebbe essere questa una scelta conveniente sotto diversi punti di vista. Infatti, nel nostro Stato soprattutto coloro che percepiscono una pensione medio bassa, riescono con grande difficoltà ad arrivare a fine mese, e vivere così una vita fatta di sacrifici in cui non possono togliersi nemmeno uno sfizio. Ed è per tale ragione che molti sono coloro che prendono la decisione di fare la valigia e trasferirsi all’estero, così che possano vivere in maniera dignitosa con il proprio assegno pensionistico seppur minimo.
I vantaggi che si ottengono nel momento in cui ci si trasferisce in Tunisia
La Tunisia non è uno dei paesi più scelti come potrebbe essere il Portogallo, anche se qui non manca una comunità di pensionati al cui interno sono presenti circa 6000 persone.
Molto importante però è sapere che si tratta di un paese che ha una mentalità abbastanza ristretta a differenza dell’Italia e in cui la sanità, al di fuori dei centri abitati importanti, non risulta essere delle migliori. Inoltre, è bene sapere che nel momento in cui ci si trasferisce, si può perdere anche il diritto alla sanità italiana, un qualcosa che bisogna valutare attentamente anche perché un pensionato è un soggetto molto in avanti con l’età e che quindi molto probabilmente ha bisogno di cure mediche.
In ogni caso la Tunisia viene vista come una delle mete più conveniente per i pensionati. Ma per quale motivo? Nel paese nord africano il costo della vita è molto più basso rispetto all’Italia: basti pensare che fino al 2021 in Tunisia si poteva vivere con 5.500 dinari l’anno (il corrispettivo di 1600 euro).
Ovviamente, durante questi ultimi due anni il tasso di inflazione ha portato il tetto di spesa ad un incremento del 10%, ma le cifre che si spendono in Tunisia rimangono decisamente ridotte se paragonate al nostro Paese.
Altro motivo che convince i pensionati a trasferirsi in Tunisia è di sicuro la fiscalità: in molti prendono la decisione di trasferirsi basandosi su ciò che afferma la legge 85 rilasciata il 25 dicembre 2006 in cui si stabilisce che “il provente netto da pensioni e vitalizi è determinato dopo una deduzione dell’80% del suo importo lordo”.
Quindi, nel momento in cui ci si trasferisce in questo paese, le aliquote di tassazione vengono applicate soltanto sul 20% della pensione lorda.
Altro vantaggio è anche la possibilità di risparmiare sul riscaldamento (e anche sull’aria condizionata): in Tunisia le temperature medie sono molto diverse dall’Italia, trattandosi di un posto in cui nel mese di gennaio non si va al di sotto degli 11 gradi mentre nella stagione estiva le temperature non vanno oltre i 30 gradi.