Esattamente come i calciatori, anche i medici hanno deciso di lasciare l’Italia per raggiungere gli Emirati Arabi e i loro stipendi d’oro.
I Paesi del Golfo rappresentano un vero paradiso non solo per calciatori e allenatori, ma a quanto pare anche per il personale sanitario allettati da stipendi altissimi, da una burocrazia semplice e benefit da top manager. In tanti si sono detti disposti a lasciare il proprio paese per trasferirsi.
Emirati Arabi Uniti rappresentano una nuova frontiera per medici e infermieri. Anche nazioni come Qatar, Oman, Arabia Saudita, Bahrain e Kuwait sono pronte ad accogliere tutti coloro che desidereranno lavorare in cliniche e ospedali. Negli ultimi tre mesi, sarebbero stati già 130 i medici e gli infermieri che hanno deciso di lasciare la Lombardia e trasferirsi in uno dei paesi arabi, come sostiene il presidente Amsi, Foad Aodi.
Medici e infermieri negli Emirati Arabi: ecco quanto prendono
Esattamente come i calciatori e gli allenatori, anche i medici e gli infermieri prendono uno stipendio molto più alto negli Emirati Arabi rispetto all’Italia. I salari oscillano tra i 14mila e i 20mila euro al mese per i medici, mentre per gli infermieri si aggirano tra i 3mila e i 6mila euro, in base all’esperienza maturata e alla specializzazione.
Oltre a stipendi d’oro, vengono offerti anche una casa, l’inserimento scolastico per chi ha figli, i servizi, agevolazioni fiscali e una burocrazia molto più snella e semplificata rispetto a quella che conosciamo noi. Solamente in Arabia Saudita, tra l’altro, si stima che i medici che serviranno sono circa 44mila, mentre gli infermieri 88mila. Questo per via della crescita delle popolazione.
I medici più richiesti nei Paesi del Golfo sono coloro che hanno una specializzazione in Chirurgia generale, Dermatologia, Medicina estetica, Gastroenterologia, Ortopedia, Pediatria, Ginecologia, Oculistica, Otorinolaringoiatra ed Emergenza-urgenza. I più pagati sono i neurochirurghi, ortopedici, chirurghi plastici, pediatri e ginecologi.
In tutta Italia, sarebbero stati 500 i professionisti del settore sanitario a lasciare il nostro paese per trasferirsi nell’area del Golfo. I motivi della fuga non sono solo riconducibili a uno stipendio più alto, ma anche per la stanchezza accumulata dovuta da turni massacranti e per la paura di aggressioni e denunce, oltre al desiderio di fare un’esperienza all’estero.
