I fantamilioni degli arabi sul calcio italiano: stanno per partire altri due nomi pesantissimi del nostro campionato
Da un lato fa anche comodo alle squadre più titolate, che stanno usando questa nuova miniera di denaro come “parcheggio” per atleti non più utili come un tempo.
Ma quello che rappresentava l’Arabia Saudita fino a un mesetto fa sta pian piano cambiando i connotati e si sta trasformando in qualcosa di più concreto, che in alcuni casi può pure spaventare squadre che invece si ritrovano con le mani legate.
Anche se, in fondo, di questi tempi a tutte fa piacere cedere un calciatore – per quanto importante – e monetizzare più di quanto monetizzerebbe normalmente. Al momento gli Emirati Arabi non hanno (ancora?) investito cifre di questa portata nel calcio. Ma ciò che sta accadendo qualche km più in là è davvero impressionante, e apre scenari impensabili fino a qualche mese fa.
Comunque sia, il mercato saudita rappresenta una rivoluzione autentica nel nostro calcio, molto più di quanto abbiano mai rappresentato le varie bolle (russa, cinese, americana) nel corso degli anni. Non si tratta più di mandare a spasso calciatori ormai bolliti per regalargli l’ultimo contratto buono della carriera, ma anzi sta diventando per molti calciatori anche giovani l’occasione per cercare una strada diversa. Opinabile? Sicuramente, specie se hai 20-25 anni e tutta la carriera davanti, ma in alcuni casi una simile montagna di soldi può far girare completamente la testa e lasciare da parte qualsiasi altra valutazione professionale.
Restiamo nell’ambito del nostro calcio. La voce che in questi giorni sta facendo più rumore è sicuramente quella relativa a Victor Osimhen. Il Napoli lo valuta 200 milioni, l’Al Hilal si sta avvicinando sempre di più a quella cifra ma intanto sia il club che il calciatore ragionano sull’opportunità di intraprendere questa strada.
Alla fine, probabilmente, Osimhen rinnoverà con il Napoli: è davvero troppo, a 25 anni e con una carriera che è improvvisamente esplosa, andare già a svernare in quello che è a tutti gli effetti un circo. Alla fine quindi dovrebbe trionfare il calcio e il nigeriano dovrebbe restare al suo posto, 9 azzurra sulle spalle e rinnovo multimilionario con clausola rescissoria. Sperando, il prossimo anno, di trovare un club europeo pronto a spendere certe cifre.
Diverso il discorso del suo compagno di squadra Piotr Zielinski. Lui il prossimo anno ne compie 30, a Napoli ha chiuso un ciclo e soprattutto la società sembrava orientata a cambiare musica in mezzo al campo, fiondandosi su Gabri Veiga. Zielinski sembrava orientato a restare ma ha capito di non essere più indispensabile, e viste le proposte non entusiasmanti (l’unica interessante, quella della Lazio, è stata già archiviata e rifiutata) alla fine il polacco sta sposando il progetto dell’Al Ahli: 30 milioni al Napoli, 15 l’anno a lui.
Niente male, così come per Roger Ibanez. Il difensore alla Roma è un esubero e a 24 anni farà compagnia proprio a Zielinski. 30 milioni anche per la Roma, 9 per lui. Cifre altissime, e sembra ci siano in canna colpi ancora più altisonanti. L’Al Ahli ha preso anche Kessie, l’Al Hilal sta per chiudere Joao Felix, stavolta però in prestito.
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