Si chiama Olivia e vive nel Regno Unito, ed è una persona con delle capacità definite dagli specialisti “bioniche”.
Qualche anno fa la Scienza ha cominciato a studiare la situazione di una piccola bimba, che dopo un gravissimo incidente si era rialzata come se niente fosse, nonostante le ferite gravi riportate. Da quel momento sono emersi altri particolari incredibili e i medici stanno ancora cercando di capire la natura di Olivia.
La sua condizione è stata definita “più rara delle rare”, perché presenta dei sintomi davvero strani: non ha mai fame, non dorme e non sente alcun dolore fisico. Secondo i ricercatori che la stanno studiando, il disturbo che la caratterizza le permette di poter stare anche fino a 6 giorni senza dormire e senza mangiare né bere.
I medici non riescono ancora a spiegare completamente come la piccola sia potuta sopravvivere finora, anche se ovviamente il merito è dei suoi genitori, che si prendono cura di lei il più possibile.
Come hanno capito i genitori di Olivia che erano di fronte a qualcosa di misterioso
La storia dell’incidente d’auto è stato certamente un segnale, ma forse i genitori di Olivia all’epoca pensarono che lo shock avesse impedito alla bimba di sentire dolore.
Purtroppo alcuni eventi si sono susseguiti, innescando il sospetto dapprima nella famiglia e poi a livello medico. La bambina si faceva male e non diceva niente, salvo poi dover correre in ospedale per suturare le ferite aperte.
Dopo numerose indagini ed esami, i medici hanno concordato che Olivia soffrisse di “delezione del cromosoma 6” , una condizione conosciuta ma che non aveva mai dato tutte queste “capacità” ai soggetti malati. Olivia infatti dimostra non solo di avere molta forza, ma le manca completamente il senso del pericolo; quando viene derisa da qualcuno o si sente attaccata, agisce anche in modo aggressivo.
Le anomalie dei cromosomi, come detto, sono conosciute alla Scienza, e causano diversi problemi: il più conosciuto è la Sindrome di Down ma ce ne sono tantissimi altri. Nel caso di Olivia, viene completamente omesso il “cromosoma 6 che di solito si estende su più di 170 milioni di paia di basi (il materiale da costruzione del DNA) e rappresenta tra il 5,5 e il 6% del DNA totale nelle cellule”.
Secondo gli scienziati, è la prima volta che questa serie di effetti secondari della delezione viene registrata in un soggetto. Nel mentre che la Ricerca effettua indagini approfondite, scopriamo che la vita di Olivia non è propriamente come quella della “donna bionica”.
Infatti i suoi genitori devono assicurarsi che la bambina mangi e assuma tutti gli elementi nutrizionali di cui ha bisogno. Per ovviare alla mancanza dello stimolo del sonno devono darle dei sonniferi ogni sera. Inoltre Olivia deve sottoporsi a continui esami che scongiurino la presenza di qualche malattia, perché lei non ne avvertirebbe i sintomi e dunque non potrebbe curarsi.