È bene fare il possibile affinché la glicemia non sia troppo alta, lo si può dedurre attraverso alcuni segnali che ci manda il nostro corpo ancora prima di controllarne il valore.
Essere in buona salute è ovviamente importante, ma a volte può accadere che qualcosa ci sfugga nonostante si faccia il possibile per avere comportamenti corretti. Tra i problemi più frequenti che tendono però a essere sottovalutati c’è la glicemia troppo alta, situazione che può verificarsi a tutte le età, ma che tende a essere pericolosa soprattutto in gravidanza, fase in cui si può sviluppare il diabete gestazionale. Tenere sotto controllo questo valore è importante perché sta a indicare la quantità di glucosio presente nel sangue, situazione che dovrebbe avvenire solo raramente ma soprattutto in modo costante perché può portare allo sviluppo di patologie anche gravi, prima tra tutte il diabete appunto.
Questa può essere ritenuta nella norma quando si mantiene tra i 70 e i 100 mg/dl. Quando questi valori diventano più elevati si può andare incontro al diabete mellito, che deve essere trattato in via immediata con opportuna terapia. Se questo non dovesse accadere, le conseguenze possono essere ancora peggiori, tra cui la sindrome iperglicemica iperosmolare e la chetoacidosi diabetica.
Chi pensa di avere la glicemia troppo alta può ovviamente verificarlo attraverso il glucometro, lo strumento che consente di prelevare da un polpastrello una piccola quantità di sangue e di avere la risposta nell’arco di pochi secondi. Ci sono però dei segnali “rivelatori” che possono permetterci di capire quanto sia necessario correre ai ripari e chiedere l’aiuto di un medico.
Vediamo quali sono:
Una volta assodato di avere uno o più sintomi che riconducono a una glicemia troppo alta, è bene capire come agire per poter risolvere il problema. Questa non è comunque sintomo sempre di diabete, a volte infatti i range possono essere stati superati di poco, proprio per questo la situazione può tornare alla normalità nell’arco di pochi giorni.
Il primo passo da compiere deve essere quello di adottare una dieta più equilibrata, che preveda una presenza minore di carboidrati e zuccheri. Non va bene però nemmeno avere uno stile di vita eccessivamente sedentario: fare attività fisica in modo più o meno costante, infatti, aiuta ad accelerare il metabolismo degli zuccheri, in modo tale da ridurre i picchi glicemici. Non farlo, inevitabilmente, causa sovrappeso, altra condizione da evitare.
Non si deve inoltre mai arrivare a una condizione di disidratazione, che può generarsi con la perdita di liquidi, già evidente quando si urina eccessivamente. Il problema può essere compensato assumendo almeno due litri di acqua al giorno, in modo tale da smaltire più facilmente il glucosio nel sangue.
Altro fattore che può incidere ma che tende a essere sottovalutato è lo stress: in questi casi si arriva a produrre maggiore cortisolo, noto proprio come l’ormone dello stress, tipico dei momenti di forte tensione. Occhio infine a verificare se ci siano squilibri ormonali, situazione frequente soprattutto nelle donne che hanno ovaio policistico.
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