Prestate attenzione ai possibili effetti collaterali quando vi accingete ad assumere l’aspirina, in quanto potreste imbattervi in conseguenze inaspettate. Ecco di quali si tratta.
Molte le persone che decidono di ricorrere in modo abbastanza frequente all’utilizzo dell’aspirina. Ebbene, proprio soffermandosi su quest’ultima si invita a stare attenti ai possibili effetti collaterali. Ecco in quali casi è bene non assumerla.
Lavoro, impegni famigliari, tempo libero e molto altro ancora. Sono innumerevoli le cose con cui dover fare i conti, per cui è richiesto nella maggior parte dei casi il nostro massimo impegno. Non crea stupore, pertanto, che possa capitare a tutti quanti di acquistare prodotti di diverso tipo senza nemmeno rendersi conto di cosa effettivamente si stia acquistando comprando.
Tra questi si annoverano anche vari medicinali, disponibili sugli scaffali delle farmacie e che si rivelano utili per la nostra salute. In particolare, sono molte le persone che decidono di ricorrere in modo abbastanza frequente all’aspirina. Ebbene, proprio soffermandosi su quest’ultima si invita a stare attenti ai possibili effetti collaterali. Questo perché in determinati casi è bene non assumerla. Ecco di quali si tratta.
Tra i farmaci più conosciuti e utilizzati, l’aspirina è presente in quasi tutte le case. Nonostante ciò si consiglia sempre di non esagerare, evitando la relativa assunzione in alcuni casi in particolare. A titolo di esempio interesserà sapere che l’aspirina è sconsigliata per coloro che hanno denti instabili e gengive sanguinanti. Stesso discorso per le persone ipertese, che hanno il morbo di Crohn o soffrono di gastrite, bruciore di stomaco o ulcere emorragiche. Ma non solo, si sconsiglia l’assunzione di aspirina anche a chi presenta ulcere varicose alle gambe, così come donne in dolce attesa, che allattano e bimbi con un’età inferiore a dodici anni.
Sempre soffermandosi sulle controindicazioni, è bene sapere che non bisogna assumere l’aspirina nel caso in cui si seguano delle terapie per l’asma o per uno stato di insufficienza renale o epatica. Tale medicinale non risulta compatibile, inoltre, con gli anticoagulanti e farmaci immunosoppressori. Occhio inoltre ad un’eventuale allergia. Secondo diversi studi, sembra che molte persone siano intolleranti all’acido acetilsalicilico. In caso di allergia potreste ritrovarvi a fare i conti con rinite, prurito, orticaria o addirittura complicanze respiratorie. In caso di dubbi, comunque, si suggerisce di rivolgersi al proprio medico che potrà fornire apposite informazioni in merito e consigliare il trattamento più adatto alle proprie condizioni di salute.
(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)
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