Fare questo sport in particolare aiuta a vivere più a lungo e a migliorare la memoria. Ecco di quale si tratta.
In base ad uno studio sembra che questo sport in particolare aiuti a vivere più a lungo e apporti incredibili benefici anche alla memoria. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Vivere bene e il più a lungo possibile è indubbiamente il sogno di tutti. Non crea stupore, pertanto, che siano innumerevoli gli studi in merito, grazie a cui si cerca di trovare una chiave in tal senso. Stesso discorso per quanto riguarda il desiderio di migliorare la propria memoria.
Ebbene, in tale ambito non possono passare inosservate le dichiarazioni di un medico secondo il quale vi è uno sport in particolare che aiuta a migliorare la memoria e vivere più a lungo. Ma di quale si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Ebbene, secondo il dottore Michael Mosley, il nuoto aiuterebbe a vivere più a lungo. A tal fine ha preso come riferimento uno studio effettuato presso l’Università della Carolina del Sud, negli Stati Uniti. In pratica è stata condotta un’indagine, per un decennio, su 40 mila uomini aventi un’età compresa tra i 20 anni e i 90 anni. In questo modo gli studiosi hanno rilevato che i nuotatori presentavano un tasso di mortalità più basso.
Ma non solo, il nuoto contribuirebbe anche al miglioramento della memoria e dei tempi di reazione. Se tutto questo non bastasse, tale sport permetterebbe di beneficiare di molti altri benefici per la salute. Come spiegato sempre dal medico in un podcast, infatti, “il nuoto fa bene al corpo, ma anche al cuore“. Questo perché “migliora l’elasticità delle arterie in un modo che gli esercizi a terra non fanno”. Ha inoltre voluto sottolineare come si tratti di un’attività molto completa. Infatti “Quando nuotiamo energicamente, utilizziamo molti gruppi muscolari diversi. E, soprattutto, lavoriamo contro il peso dell’acqua”.
(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi).
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