Attenzione, perché secondo l’OMS questo alimento particolarmente amato dagli italiani è potenzialmente cancerogeno. Ecco di quale si tratta.
Tra gli alimenti più apprezzati dagli italiani, è bene prestare attenzione alle sue caratteristiche perché considerato potenzialmente cancerogeno. Ma di cosa si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
L’alimentazione è importante nella vita di tutti noi. Questo perché ci permette di attingere alle risorse di cui necessitiamo per vivere bene e in forma. Proprio per questo motivo, ogniqualvolta ci rechiamo a fare la spesa, è bene stare attenti alle caratteristiche dei cibi che compriamo.
Ma non solo, è bene non sottovalutare anche le modalità di cottura. A tal proposito, in particolare, è bene sapere che secondo l’OMS vip un cibo particolarmente apprezzato dagli italiani che è bene limitare. Il motivo? È considerato “potenzialmente cancerogeno“. Ecco di cosa si tratta.
A partire dal 2015 l’OMS ha inserito la carne rossa nella lista degli alimenti potenzialmente cancerogeni per l’uomo. Entrando nei dettagli, come spiegato anche sul sito dell’AIRC: “Nel 2015 l’International Agency for Research on Cancer (IARC) di Lione, un’agenzia dell’Organizzazione mondiale della sanità che valuta e classifica le prove di cancerogenicità delle sostanze, ha definito la carne rossa come probabilmente cancerogena (classe 2A della classificazione dello IARC) e la carne rossa lavorata (insaccati e salumi) come sicuramente cancerogena (classe 1 della classificazione dello IARC)”.
Questo, è bene sottolineare, non vuol dire che mangiare tali cibi provochi necessariamente il cancro. È importante comunque non sottovalutare il fattore di rischio principale, dato dalla presenza in tali alimenti di nitrati e nitriti. Per questo motivo molte aziende hanno deciso di intraprendere un processo per eliminare la presenza di nitrati e nitriti nei propri prodotti, sostituendoli con additivi naturali e più sicuri. L’OMS consiglia di mangiare al massimo 500 grammi circa di carne rossa a settimana, evitando quella lavorata. Stando al World Cancer Research Fund, invece, il consiglio è di non mangiare più di tre porzioni a settimana di carne rossa.
Sempre sul sito dell’AIRC, è bene sapere, viene sottolineato come “un consumo modesto di carni rosse non aumenta in modo sostanziale il rischio di ammalarsi di cancro del colon-retto in individui a basso rischio. Le persone a elevato rischio individuale (per familiarità o presenza di altre patologie) dovrebbero discutere del loro piano alimentare insieme a un medico, per valutare quanto è opportuno ridurre l’apporto di carne rossa e carni lavorate, considerando che nella carne vi sono alcuni nutrienti (come la vitamina B12, il ferro e lo zinco) che sono comunque preziosi per il benessere dell’organismo”.
(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi).
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